L’acqua copre il 71 per cento della superficie della Terra, di cui il 97,5% è salata. Più che “pianeta terra” dovrebbe chiamarsi “pianeta acqua”. Ma anche gli esseri umani sono fatti principalmente di acqua: per ben il 66%.

Pochi giorni fa, precisamente il 22 Marzo, era la “Giornata Mondiale dell’Acqua”. Essa è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, risultato della conferenza di Rio.

L’obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

È facile dimenticare che l’acqua non è una risorsa infinita quando è sufficiente aprire il rubinetto per averla a disposizione. Vi siete mai soffermati a pensarci?

4,5 MILIONI DI MILIARDI DI METRI CUBI è l’acqua dolce disponibile per le esigenze dell’uomo, degli animali e delle piante. Quindi ci sono tanti MILIONI DI MILIARDI di motivi per diventare più responsabili.

Decalogo per evitare gli sprechi d’acqua:

● Quando ci laviamo i denti chiudiamo il rubinetto: un semplice gesto che fa risparmiare fino a 6 litri di acqua al minuto.
● Doccia o bagno? Meglio docce e brevi! Durante una doccia utilizziamo in media 20 litri d’acqua, contro i 150 che sono necessari per un bagno. Il risparmio è immediato! E mi raccomando…Chiudi sempre l’acqua mentre ti insaponi!
● Lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico: così risparmierai circa 3000 litri di acqua al mese! E poi…nel WC non va gettato nulla di diverso da quello per cui è stato inventato… quindi NO COTTON FIOC, NO ASSORBENTI ecc ecc. Che poi tutto finisce in mare… Sono ben 2.000.000 le tonnellate di rifiuti riversate ogni giorno nei corsi d’acqua di tutto il mondo.
● Quando lavi i piatti a mano, riempi il lavello e utilizza l’acqua corrente solo per i risciacqui. Se puoi cerca di usare saponi naturali che poi…di nuovo…TUTTO va sempre a finire in mare
● Lo sapevi che un rubinetto gocciolante può perdere fino a 90 gocce al minuto, pari a 4000 litri di acqua sprecata in un anno? Assicurati che non ci siano perdite dalle tue tubature (lavandino, toilet, doccia…) e nel caso riparale!
● Acqua di cottura: l’acqua di bollitura del riso, una volta raffreddata, può essere impiegata in impacchi per viso e capelli, mentre l’acqua di pasta e patate è utile per sgrassare i piatti nel lavandino. Infine, l’acqua di cottura delle uova sode è un ottimo nutriente per piante e fiori in giardino.
● Arriva la bella stagione! Consiglio: innaffiare le piante/giardino la sera tardi o la mattina presto. In questi momenti infatti il terreno è più freddo rispetto alle ore centrali della giornata, perciò l’evaporazione di acqua è minore e le piante possono assorbirla in maniera più efficace.
● Cerchiamo di evitare lo spreco di cibo cosi da evitare anche un sacco di acqua! Si perché: Il 92% dell’acqua che consumiamo è quella impiegata nella coltivazione degli alimenti di cui ci nutriamo. Carne e latticini sono tra i prodotti alimentari che richiedono il maggior utilizzo di acqua

70% è la percentuale di acqua globale utilizzata dall’uomo per l’irrigazione, ovvero oltre due terzi di tutta l’acqua accessibile.

In Italia circa il 60% dell’acqua dolce è utilizzato per l’agricoltura: siamo il terzo paese in Europa per l’uso percentuale in questo settore.

L’Italia è al primo posto in Europa sia per i consumi di acqua pro capite, sia per la maggiore estensione agricola irrigata, pari a 4.500.000 ettari.

LO SAPEVI CHE…

Servono:

– 16.000 i litri d’acqua per produrre 1 Kg di carne di manzo

– 1.300 i litri d’acqua per produrre 1 Kg di grano. Per una fetta di pane di circa 30 g sono necessari in media 40 litri d’acqua

-120 litri di acqua per ogni bicchiere di vino che beviamo

-140 litri d’acqua per produrre 1 tazzina di caffè

– 3.400 litri d’acqua per produrre 1 Kg di riso

– 135 litri di acqua per produrre 1 uovo

– 5.000 litri d’acqua per produrre 1 Kg di formaggio

– 500 litri d’acqua per produrre 1 Kg di arance

– 170 litri d’acqua per produrre 1 bicchiere di succo d’arancia (200 ml)

Ma anche…

● tra i 7000 e i 10.000 per confezionare 1 paio di jeans
● 13 tonnellate di acqua per fabbricare 1 cellulare.

Essere a conoscenza di questi dati può spingere ciascuno di noi ad adottare uno stile di vita sostenibile e responsabile. Tutti possiamo dimezzare la nostra impronta idrica.

Cos’è L’IMPRONTA IDRICA?

È un indicatore del volume totale di risorse idriche utilizzate da un paese per produrre i beni e i servizi consumati dagli abitanti della nazione stessa.

Comprende l’acqua, prelevata da fiumi, laghi e falde acquifere (acque superficiali e sotterranee), impiegata nei settori agricolo, industriale e domestico e l’acqua delle precipitazioni piovose utilizzata in agricoltura.

Per calcolare l’impronta idrica oltre all’acqua direttamente consumata per ottenere un prodotto (materia prima, merce, servizio), occorre considerare anche il volume di acqua necessario per rendere tale prodotto disponibile al consumo (dal reperimento delle materie prime alla loro trasformazione, all’imballaggio, al trasporto), ossia l’acqua virtuale, il flusso nascosto nell’intera catena di approvvigionamento.

Grazie per aver letto fino in fondo questo articolo! Spero di dare informazioni utili.

Ciao a tutti, Roberta.

Fonti: wwfSuolo e Salute

Chi è Roberta?

Laureata in Scienze Naturali e in Biologia Marina è dottoranda in Bioscienze all’Università di Padova, attualmente sta sviluppando una ricerca nell’ambito dell’ecotossicologia.

Appassionata e Dolce ha voluto dare un contributo e sensibilizzare tutti noi ad un tema così delicato!

Grazie Roberta. NOI SIAMO GLI ALTRI, di qualsiasi specie!

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