Quante volte durante i colloqui con voi mi ritrovo a consigliare di non rimuginare, a ridire che per quello non è stato fatto NON HA SENSO continuare a fantasticare! Ci si dice “perché non ho detto, perché non ho fatto?” INUTILE PIANGERE SUL LATTE VERSATO.

Tornando dalle Marche, qualche settimana fa, lungo una provinciale di Ravenna, trafficata e sotto una pioggia battente, abbiamo schivato un cane che, impaurito, non sapeva cosa fare. Passava da una corsia all’altra, cercava di arrampicarsi sul guard raill, le macchine lo evitavano, rallentavano…siamo tornati indietro e dopo una serie di peripezie e grazie all’aiuto di un’altra automobilista siamo riusciti a fermarlo.

Quella bestiolina si è affidata subito senza nessuna resistenza, si è lasciato prendere in braccio e mettere in macchina; come solo un cane ti può guardare, ha guardato me e il mio compagno con uno sguardo muto che ho ancora nel cuore.

L’altra salvatrice, anch’essa di passaggio, ha telefonato ai vigili per capire cosa fare e loro ci hanno detto di aspettare che mandavano a prenderlo. Ci siamo quindi messi in attesa.

Era fradicio, puzzone come solo chi ha avuto un cane bagnato sa cosa voglio dire, il suo odore mi ha ricordato l’accaduto per giorni.

Ha appoggiato il muso sulle mie ginocchia mentre io e Roberto lo accarezzavamo cercando di rassicurarlo, era tranquillo, quasi faceva le fusa.

Poi è arrivato un furgone, ne è sceso un signore…appena l’ho visto ho detto allarmata “è un cacciatore” e in effetti guardando meglio la bestiolina era sicuramente un cane da caccia.

Quello era il suo umano che, venendo verso di noi, ci diceva con una serie di parole frettolose “cancelli aperti dimenticati fuggito lo stavo cercando ciao …” non ricordo neanche il nome tanto ero in allarme.

Il cane alla sua vista non ha fatto niente, se non un flebile movimento con la coda. L’umano l’ha preso in braccio baciato buttato dietro al furgone e detto “grazie è di razza” andando via.
Io e Roberto siamo rimasti impietriti, con la netta sensazione di aver fatto la cosa GIUSTA SBAGLIATA.

Per le restanti ore del viaggio abbiamo tentato di rassicurarci a vicenda, “era il suo padrone hai visto che baci non ha scodinzolato non era felice lo stava cercando è arrivato subito forse era la sua occasione sai che ne abbiamo già due a casa e poi le gatte dovevamo salvarlo era di razza il suo padrone gli voleva bene ma hai visto lo sguardo?” “COSA FATTA CAPO HA“ frase di chiusura di Roberto – STOP.

Abbiamo fatto la cosa giusta ma non abbiamo seguito l’istinto che diceva portalo a casa. Non possiamo cambiare quanto fatto. Sono fatalista, scapperà ancora e speriamo si perda bene e trovi un’altra famiglia. Penso positivo.

Quante cose succedono come questa? Se volete l’episodio è banale ma se ci penso ho ancora l’odore nelle narici, il pelo ispido sotto le mani e il naso caldo e bagnato appoggiato alle gambe. Ma non mi tormento con questo ricordo, mi ha lasciato uno sguardo caldo e un po di malinconia.

Quando non riesco ad aiutare qualcuno mi dico “non si possono salvare tutti”, una volta credevo bastasse volere, VOLERE È POTERE, poi sono maturata.

Quando partecipo ad un nuovo corso e imparo qualcosa che non sapevo, mi vengono in mente le persone che avrei potuto aiutare di più con quelle nuove nozioni, alcuni di voi non è raro che ricevano messaggi in tempo reale su nuove strategie di approccio per il loro problema! Ma non me ne faccio una colpa, non le sapevo ancora, per quello cerco sempre di migliorare la mia istruzione.

Mio papà è morto di tumore ai polmoni, quante cose non sapevo, quanti rimedi e strategie avrei potuto mettere in atto allora con le conoscenze che ho ora. Non ho rimpianti ma solo tristezza, ma quella è normale.

“CON I SE E CON I MA LA STORIA NON SI FA, ovvero gli eventi sono determinati da ciò che è stato compiuto e non da ciò che sarebbe potuto succedere se fosse stata fatta una scelta piuttosto che un’altra”.

Ci sarà un perché se ci sono tutti questi proverbi e modi di dire su questo argomento!

Anche adesso che siamo in questa situazione di emergenza a Venezia, la città di tutti noi anche di terraferma, personalmente non posso vedere questa gentaglia di politicanti che vengono in visita, ci prendono proprio per fessi. Vedo le stesse scene in tutti i luoghi di tragedie vecchie e recenti, anche in questi casi a dire cosa si sarebbe potuto fare se!

Quindi cari lettori, BANDO ALLE CIANCE! Rimbocchiamoci le maniche per il presente e per un futuro migliore.

Penso che ognuno di noi debba e possa fare il massimo per vivere il più serenamente possibile. Il passato ci deve insegnare a non ripetere gli stessi errori, quante volte a scuola gli insegnati lo ribadiscono! LA STORIA INSEGNA MA L’UOMO NON IMPARA, eppure l’istinto di conservazione invece, insegna molto agli animali, ma noi uomini ci siamo veramente evoluti?

Quello che ci succede nella vita ci condiziona, è naturale, dobbiamo imparare a volgerlo a nostro favore, senza ansie, rimorsi e rimpianti. Anche per questo il prossimo seminario della nostra Academy riguarda proprio l’ANSIA. Siete già in tanti iscritti, purtroppo il problema è sempre più diffuso anche nei giovani.

Vi lascio con un invito a leggere anche gli articoli di approfondimento perché per me la CULTURA È SALUTE!

Con Affetto, Franca.

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