Probabilmente ricorderete anche voi gli elementi principali della cellula: il nucleo, che contiene il materiale genetico, i mitocondri, che producono energia, la membrana esterna e, tra questi ultimi due, il citoplasma. All’interno di questa struttura anatomicamente semplice c’è un mondo complesso, e queste piccole “gocce intelligenti” impiegano “tecnologie” che la scienza ancora non conosce alla perfezione.

La maggior parte dei componenti della cellula sono chiamati organelli, ovvero “organi” in miniatura, in sospensione nel citoplasma gelatinoso. Gli organelli sono gli equivalenti funzionali dei tessuti e degli organi del nostro corpo.

Oltre al nucleo, che è l’organello più grande, si trovano i mitocondri, l’apparato di Golgi, i lisosomi, i vacuoli…e molto altro.

I meccanismi biochimici utilizzati dagli organelli della cellula sono fondamentalmente gli stessi usati dai nostri organi.

Ogni cellula possiede gli equivalenti funzionali del nostro sistema nervoso, apparato digerente, respiratorio, escretorio, sistema endocrino, circolatorio, apparato muscolo-scheletrico, riproduttivo, persino un primitivo sistema immunitario.

Ogni cellula è un essere intelligente in grado di sopravvivere autonomamente (come dimostrano le cellule asportate da un tessuto e trasferite in una coltura). I trilioni di cellule che compongono il nostro corpo sono dotate di intenzionalità e scopo: cercano attivamente ambienti adatti alla sopravvivenza, evitando nel contempo gli ambienti tossici o ostili.

Sono anche capaci di apprendere dalle esperienze legate all’ambiente e di creare una memoria cellulare che trasmettono alle cellule figlie.

“Quando in laboratorio fornivo un ambiente sano alle mie cellule, prosperavano; quando era meno che ottimale, stentavano. Mettendo a posto l’ambiente le cellule “malate” si riprendevano.” (Bruce Lipton – La Biologia delle Credenze)

Il nostro corpo è composto per i 2/3 di acqua; acqua che è presente nel mondo minerale, vegetale, animale, in tutto il pianeta e nell’universo. E’ acqua destinata al nutrimento, all’immagazzinamento, al trasporto, alla purificazione, alla veicolazione di energia, …. E’ nell’acqua – liquido interstiziale – che “nuotano” le cellule che compongono l’organismo umano.

La qualità del liquido interstiziale, insieme ad una buona circolazione sanguigna e ad un corretto funzionamento del sistema linfatico, è l’elemento dal quale dipende la vita della cellula.

Il liquido interstiziale deve presentare il giusto ph e deve essere “naturalmente” in movimento affinché la cellula possa rigenerarsi. Il ristagno di scorie e molecole proteiche dà origine a edemi (più o meno visibili), deterioramento dei tessuti e degenerazione cellulare.

Il ruolo principe nell’azione di depurazione spetta al sistema linfatico; il drenaggio linfatico è una funzione fisiologica del nostro organismo in salute ma può essere compromesso a causa di molteplici “accidenti” in cui possiamo incorrere nel corso della vita.

In questi casi la stimolazione manuale attraverso il Linfodrenaggio consente di ristabilire un ambiente favorevole per le cellule e per la loro rigenerazione: esso agisce infatti sulla proprietà tixotropica dei tessuti migliorando così gli scambi metabolici.

Articolo Scritto dalla Dr.ssa Rosanna Bonis Fisioterapista
Albo dei Fisioterapisti di Venezia-Padova

Specializzata in Linfodrenaggio Manuale metodo Vodder (autorizzata da Dr Vodder Akademy International); Terapia di Decongestione Combinata (TDC) per il trattamento del linfedema, flebedema, lipedema (Dr Vodder Akademy International); Riflessologia plantare; Terapia Craniosacrale, Massaggio Connettivale Metamerico.
Per informazioni 3204885147 – www.fisioterapistatreviso.it

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