Pidocchi? Conoscerli per proteggersi!

Sappiamo tutti cos’è la pediculosi? Sicuramente un’infestazione di pidocchi che mette in crisi l’intero nucleo famigliare, nonni e amici compresi! In questo momento con l’inizio delle scuole stiamo vedendo i primi casi, quindi abbiamo pensato possa esser utile avere delle linee guida certe.

Le infestazioni da pidocchio che si possono avere sono date da 3 tipi di pidocchi:

● il Pediculus humanus capitus, vive esclusivamente tra i capelli.
● il Pediculus humanus corporis, simile al precedente ma che può colonizzare corpo e abiti.
● il Phthirus pubis, detto comunemente piattola, che colonizza il pube, ma anche sopracciglia, ciglia ed ascelle.

Normalmente i più presenti nell’età scolare sono i primi, con un’incidenza dal 5 al 22%. Queste bestiacce per alcuni di voi sono al primo posto delle paure da rientro a a scuola!

Vediamoli insieme!

Il pidocchio adulto è ben visibile ad occhio nudo, infatti è lungo 1-3 millimetri, di colore grigio marroncino, si confonde meglio sui capelli biondi cenere e castani.

Spesso venite a farmi controllare le teste delle creature, perchè con la microcamera a 50 o 200 ingrandimenti è più semplice individuare loro e i loro ovetti!

Ma a volte solo spostando i capelli li si vede! Dovete pensare a delle piccole formichine!

La bestia compie il suo ciclo vitale in 1-2 mesi, la femmina produce fino a 10 uova al giorno, chiamate lendini, che attacca saldamente ai capelli, a circa 1cm dal cuoio capelluto, perchè la temperatura di 37°C è ottimale per la loro maturazione.

Come li prendiamo? Saltano?

Si pensava saltassero, ma non è così! Infatti il contagio avviene per contatto diretto delle teste o per scambio di oggetti, come cappelli, spazzole, cuscini, mollette…ma non dimenticate le poltrone del cinema, per non parlare dei seggiolini in macchina!

Adesso che si va in negozio a provare berretti e sciarpe aimè bisognerebbe fare attenzione!

Mi è successo spesso di trovarmi davanti a teste veramente infestate, ricordiamoci che uno dei primi segnali è il prurito! Si nutrono infatti del sangue dell’ospite, pungendo la cute ogni 3/6 ore! È proprio la puntura, il contatto con la saliva e le feci del pidocchio, che provocano il prurito, un po come le zanzare!

Anche il rossore dato dal “grattamento” permette di individuare le zone dove il pidocchio depone le uova.

La problematica se non risolta velocemente può portare a dermatiti, impetigine ed altre affezioni simili dovute a stafilococchi.

Quindi anche solo se si ha un dubbio, bisogna assolutamente fare un controllo approfondito!

Spesso si legge di guardare dietro alle orecchie e nella nuca ma nella mia esperienza se ci sono sono ovunque.

Nel momento in cui si trovano bisogna immediatamente fare il trattamento, ma aimè ormai queste bestie sono diventate resistenti ai trattamenti tradizionali contenenti parassiticidi, troppo spesso usati con tale frequenza da indurre resistenza e irritazione del cuoio capelluto.

Quindi? Cosa utilizzare?

I migliori prodotti al giorno d’oggi sono sicuramente quelli che agiscono con un meccanismo d’azione fisico e non chimico.
Ci sono trattamenti contenenti olii vegetali che svolgono un’azione di soffocamento, e sostanze che agiscono disidratando il pidocchio inducendone la morte. Non esiste al momento nessuna resistenza a questi trattamenti.

Ovviamente per prevenire la diffusione famigliare si consiglia di estendere il trattamento a tutti i membri, sempre che non ci siano capelli cosi corti dove chiaramente se ci fossero pidocchi si vedrebbero.

Le lenzuola e la biancheria vanno lavate, così come spazzole pettini etc, perchè i pidocchi muoiono sopra i 55°C, quindi il lavaggio a 60°C risolve la pulizia degli indumenti. Le superfici non lavabili vanno aspirate, RICORDARSI DIVANI E LA MACCHINA!

Fondamentale è l’utilizzo del pettinino regolarmente ogni 2 giorni, anche a secco se i capelli lo permettono, con la testa sopra il lavandino o la vasca, in modo da eliminare eventuali lendini non viste o pidocchi presi di nuovo, almeno fino a che nella classe tutti sono riusciti a debellarli. Importante la comunicazione tra genitori, più è veloce con meno probabilità si infestano tutti.

Parlatevi di questo nei tanti gruppi e stabilite delle regole di comportamento. Questo permette di ridurre i casi e quindi di intervenire prima. Ricordatevi che la collaborazione è fondamentale. Quando avete dubbi noi siamo a disposizione anche per consigliarvi i prodotti più efficaci e sicuri!

Buona scuola, con affetto, Franca.

PROSSIMAMENTE FAREMO UN INCONTRO CON LA PEDIATRA MARINA BENEFORTI PER PARLARE DI OMEOPATIA IN PEDIATRIA: CLICCA QUI PER VEDERE IL PROGRAMMA.

Franca Grossi, che oltre ad essere genitrice di 3 creature, è Farmacista con una grande esperienza, Master in Fitoterapia, Gemmoterapia e Nutrizione, esperta in Omeopatia e medicine complementari. Ma la maggior parte di voi già la conoscono!

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