Qualche giorno fa una cliente ha condiviso un video del proprietario di un rifugio. Mostrava la prima nevicata, camminava per la prima volta sulla neve e si sentiva lo scricchiolio… mi sono immersa in ricordi di camminate sulla neve.

La prima volta che infrangi il bianco candido, quel rumore ti rimane nelle orecchie, ma con lui anche la sensazione di aria “croccante”, che ti fa muovere le narici, il profumo dei pini e il silenzio della montagna, il calore del sole, se c’è, o il gelo del venticello che ti sferza le guance.

Fantastico!

Ma quante altre sensazioni così?

È incredibile come rumori e odori ti riportino indietro di anni, decenni.

Ricordi che sembrano non esserci più ritornano prepotenti. Con loro anche le sensazioni di piacere, amore, dolore, paura, tensione…

Il camminare in autunno sulle foglie secche, quel rumore di sbriciolamento, odore di aria autunnale, se c’è, il sole è tiepido sulle guance, come oggi, gli occhi si riempiono delle sfumature dal verde fino a quelle del marrone, passando attraverso i rossi e i gialli.

L’umore può essere altalenante ma la bellezza è tale da creare automaticamente un sorriso.

Se è una giornata uggiosa, e l’umido impalpabile ti si appoggia anche sulle ossa, come dicono i meno giovani, le foglie non sono più croccanti ma ti si appiccicano sotto le suole, si trascinano…un rumore completamente differente e anche il profumo, è più di decomposizione, di marciume. Così l’umore peggiora sicuramente.

D’estate cerco sempre con le narici l’odore dei viaggi fatti con i miei nei luoghi caldi, quell’odore di secco, di liquirizia, quel calore che sembra quasi bruciante quando si respira, quel rumore di erba secca e arsa che si sbriciola sotto le suole dei sandali… per me profumo d’estate, di famiglia, di vacanza…

E quando si cammina a piedi nudi sulla sabbia bagnata dalla pioggia della sera prima, ma ormai secca?

A me piace tantissimo, sentire la crostina che si rompe piano, prima la parte dura e poi sotto la sabbia ancor umida, e il profumo?

Beh se c’è il sole resta nell’aria il profumo di salsedenine, se invece è ancora brutto tempo l’odore di mare diventa più ricco, sa di alghe, l’aria è carica, spesso opprimente. Il mare in tempesta scatena i nostri sensi, personalmente mi piace molto, ma mi porta dentro una grande tristezza.

Cosa dire dei rumori della primavera?

Quando ero piccola avevamo una casa sulle prealpi, Col Visentin, andavo da sola a camminare con il cane nei boschi, ricordo ancora il rumore, ovattato, quando passavamo sopra al muschio, il risveglio della natura con tutti i colori del verde, il profumo dei ciclamini, tutte le bestie che discorrevano animate dall’aria primaverile. Era felicità!

Vi ho immerso in ricordi lontani o vicini?

Quando vedo le persone camminare nella mia strada in campagna, tutte o quasi, con auricolari e telefono mi dispiaccio per loro. Cosa si perdono della natura, ma non solo, si perdono la possibilità di lasciar vagare la mente, di ascoltare il silenzio e i rumori della natura, nonché gli spari dei cacciatori!

Molti di voi lo faranno, a molti serve per far passare il tempo, ma quando vedo qualcuno senza attrezzi nelle orecchie, è sicuro che ci si saluta, ci si scambia un sorriso, a volte un commento… provate.

Il tempo passa lo stesso e la mente si rigenera.

Buon inizio di settimana a tutti voi!

Con affetto, Franca.

Richiedi una consulenza gratuita
in sede oppure in videochiamata

richiedi consulenza