“Non ho più voglia di sorridere”.

Questa è la frase con cui un nostro cliente ha motivato la richiesta di un appuntamento per una consulenza con me. Questa settimana è stata particolarmente faticosa proprio per l’aumento vertiginoso delle richieste di aiuto.

Per se stessi, soprattutto le signore, per le proprie creature, per i propri compagni e compagne, per i propri genitori…e a nessuno si può dire di no.

Gravide e puerpere abbandonate a se stesse, dalla gestione della gravidanza all’allattamento, passando poi per lo svezzamento.

Coppie “scoppiate” per la convivenza forzata, convivenza che ha portato a riavvicinarsi in alcuni casi, a riscoprire il piacere di stare insieme dovendo però ricostruire anni di indifferenza e abbandono, in altri casi, più frequenti, ad allontanarsi ancor di più, a causa di litigi sempre più frequenti, intolleranza all’ennesima potenza.

Bambini ed adulti insonni, che si svegliano nel pieno della notte e non si riaddormentano, con crisi di pianto e di panico!

Genitori e ragazzi esasperati dalla scuola digitale, per non parlare degli insegnanti, esauriti e preoccupati.

Per non parlare delle famiglie dei contagiati, reclusi preoccupati e con la sensazione dell’esclusione sociale e lavorativa, non solo il contagiato ma l’intero nucleo famigliare!
Insomma una continua richiesta di AIUTO!

Lo scrivo e lo dico da quando questa pandemia è cominciata GLI ALTRI SIAMO NOI, ma mi spiace dire che vedo menefreghismo e rabbia, insofferenza e intolleranza prevalere sul buon senso e l’altruismo!

Anche noi in para farmacia siamo in in difficoltà per comportamenti poco corretti, ma cerchiamo sempre di spiegare e rispiegare –metta correttamente la mascherina- sopra il naso- sotto gli occhiali- la bocca deve stare dentro- non serve toglierla per parlare- sempre le stesse cose, ma sempre con la stessa pazienza…

Ieri pomeriggio è stata per me la prima volta che mi sono vestita per uscire, ovvero non per andare a lavorare, prepararmi per un webinar o andare nei campi a camminare. Sono andata a Mestre per andare in libreria, nessuna slide per un corso da preparare, libera per la prima volta, se così si può dire.

Un appuntamento che per me era settimanale e che si era interrotto a fine febbraio. Nonostante la mascherina mi è sembrato di ricominciare a respirare dentro alla libreria! Sentire l’odore dei libri, mi ha quasi commosso.

Ognuno di voi avrà provato questa mia sensazione nel fare finalmente quello che gli mancava da due mesi, ovviamente anche andare a lavorare finalmente, o anche solo pensare di riaprire la propria attività a giorni.

Sono fortunata lo so, ne sono così consapevole che a chiunque mi chieda come sto dico sempre bene, anche se poi magari una cliente più attenta mi scrive -riposati, ti ho visto tanto stanca- o una collega mi scrive -stacca che non puoi continuare così-

Quindi visto che ci daranno più libertà cerchiamo di usarla correttamente, cerchiamo di spiegare agli altri non di aggredirli, cerchiamo di riuscire a rimanere liberi, per farlo dobbiamo farlo tutti insieme…

Con Affetto, Franca.

“Una mamma è una carezza che riempie il mondo di amore.” (Anonimo)
AUGURI A TUTTE LE MAMME DALLA STAFF SPEZIALE!
Leggi la newsletter dell’anno scorso dedicata a tutte le mamme, anche quelle che lo desiderano tanto: Mamme mancate.

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