Articolo scritto dalla mia collaboratrice Dott.ssa Francesca Magro

L’antica tecnica dei bagni derivativi è stata resa celebre in Europa dal medico tedesco Louis Kuhne già nell’800 e poi ripresa dalla giornalista francese France Guillain, autrice di “Il nuovo libro dei bagni derivativi” edizioni l’Etá dell’Acquario, del 2010. In questo libro molto interessante che vi consiglio di leggere, sono descritte le testimonianze e l’efficacia di questa potente pratica che anche io ho provato di persona in un momento particolare della mia vita in cui cistite e candidosi recidivanti non mi lasciavano tregua.

Da molti anni il nostro modo di vestire, le condizioni di lavoro, lo stile di vita sedentario e anche il nostro bere poca acqua contribuiscono ad innalzare la temperatura interna del corpo. Secondo Kuhne, il calore della persona, che può provenire dal movimento, dalla digestione, dallo stress, dallo shock o da altre fonti, spinge i grassi depositati e le tossine generate dallo stomaco e dall’intestino verso la periferia del corpo dove non si riesce ad eliminarli.

Ogni giorno infatti produciamo una grande quantità di “eccedenze” che dovrebbero essere eliminate attraverso le vie naturali e la traspirazione; tuttavia come accennavo la vita sedentaria e l’utilizzo di indumenti costrittivi e sintetici impediscono al sistema delle fasce e degli intestini di vibrare con regolarità per espellere le tossine e questo ci porta ad averne in accumulo con conseguenze di malessere disagi e malattie.

Ed ecco che il bagno derivativo ci viene in aiuto!

E’ una pratica naturale e gratuita (che fanno anche gli animali in natura!) che consiste nel raffreddare regolarmente il perineo, l’inguine e le pieghe destra e sinistra dell’inguine per un tempo determinato durante la nostra giornata.
Attraverso il fresco processo dei bagni derivativi si ottiene uno shock termico che crea una vibrazione nella fascia (il tessuto connettivo che copre tutti gli organi interni), la quale accelera l’eliminazione delle tossine e dei grassi, assicurandone la loro circolazione fluida.

Molti sono i benefici di questa antica pratica: i bagni derivativi favoriscono la pulizia interna, aiutano ad avere una migliore resistenza alle variazioni di temperatura, migliorano la circolazione e si è visto che hanno un ruolo importante anche nel rimodellamento e benessere del corpo.

L’inguine è una delle aree con la più alta concentrazione nervosa per cui i bagni derivativi hanno anche effetto positivo sull’umore, sul sonno che diventa più profondo e ristoratore e sull’energia, oltre a stimolare anche direttamente il plesso sacrale che governa l’energia sessuale e gli organi riproduttivi.

Attraverso la quotidiana applicazione, anche più volte al giorno di questa pratica la circolazione sanguigna e linfatica ricevono una importante stimolazione ed accelerazione con tutti i benefici effetti a cascata che poi ne derivano: estremità non più fredde, scomparsa dei geloni, drenaggio dei liquidi più rapido, diminuzione delle infiammazioni, liberazione rapida delle tossine, aiuto nello smaltimento della cellulite, riattivazione di nuova energia vitale.
Questa tecnica può essere utilizzata anche per abbassare la temperatura corporea negli stati febbrili.

Come si fa un bagno derivativo? Ci sono due possibilità:

Se utilizziamo il metodo con l’acqua ci bastano semplicemente un bidet, una spugna naturale e l’acqua di rubinetto, di mare, di fiume o di lago, la più pulita che riusciamo a trovare.

Il corpo deve essere ben coperto durante la stagione fredda con i piedi che non devono essere nudi sul pavimento gelido, mentre d’estate possiamo scegliere come prepararci, l’importante comunque è non avere freddo.

Si mette dell’acqua fresca (non gelida!) nel bidet, ci si siede sul bidet in maniera confortevole, al di sopra dell’acqua; si immerge la spugna nell’acqua fredda, e la si fa scorrere a partire dal perineo (quando si usa la bicicletta, è la zona del corpo che viene appoggiata sulla sella per capirci) fino all’altezza dell’osso pubico, anche nelle pieghe dell’inguine, per poi ridiscendere lungo lo stesso percorso.
Si immerge nuovamente la spugna nell’acqua e si ripete l’operazione dall’altro lato.
Si procede così per il tempo necessario, gradualmente si inizierà con 10 minuti, si può passare a 20, e poi ai 40 minuti ottimali.

Un altro metodo probabilmente più pratico per chi ha una vita sempre di corsa è il metodo con le Poches. Si usano le Poches Bikun ergonomiche, adatte a uomini, donne e bambini (acquistabili in parafarmacia). Le poches sono dei cuscinetti in gel con la cover in tessuto che messe in freezer mantengono la zona perianale fresca per circa 20 minuti.
Occorre possederne almeno due, così una è quella che usiamo e l’altra è di ricambio dentro il freezer. Mettiamo poi le poches nel freezer (con il loro apposito contenitore) per almeno due ore. Passato questo tempo, ne tiriamo fuori una, la avvolgiamo nella sua fodera di cotone e ci sediamo sopra, o comunque teniamo la poche adagiata alla zona genitale in modo che abbia la parte larga in avanti, all’altezza del perineo, comoda (la frescura percepita deve essere dolce); nel momento che si riscalda con la temperatura del corpo, la si va a sostituire con la seconda e così via.

È molto importante curare l’igiene della poche che è un dispositivo personale: si conserva nel freezer nell’apposito contenitore chiuso che si lava almeno una volta alla settimana insieme alla poche.

Per quanto tempo ci occorre fare i bagni derivativi?
Dipende dalle ragioni per cui si inizia, dall’età, dal tasso di intossicazione…
se usiamo l’acqua, un bagno derivativo di 30 minuti due volte al giorno è già una buona durata. Se invece usiamo le poches possiamo continuare a fare tutto ciò che facciamo normalmente semplicemente indossandola, anche più di 30 minuti al giorno.
È sconsigliato fare i bagni derivativi all’inizio della digestione subito dopo mangiato, di solito si fanno almeno una mezz’ora prima del pasto o un’ora e mezza dopo, e non durante le mestruazioni.
Per ulteriori domande e curiosità non esitate a chiedermele di persona o vi invito a consultare il libro di France Guillain!

Dottoressa Francesca Magro
Farmacista c/o Parafarmacia Gli Speziali di Marcon

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