Hericium eriaceus, fungo chiamato Testa di scimmia, perché come vedete il suo corpo fruttifero ricorda una testa di scimmia davvero. È un fungo raro e considerato prelibato anche se coriaceo. Lo si trova abbarbicato sui rami a 3-4 m di altezza, ed è utilizzato da secoli nella medicina tradizionale cinese e giapponese per le problematiche legate all’apparato GASTROINTESTINALE!

I suoi effetti si esplicano a livello della mucosa gastrica ed intestinale, in quanto ristruttura gli epiteli delle mucose del nostro secondo cervello, l’intestino, ma la sua azione rigenerante avviene anche a livello neuronale. Possiamo quindi proprio dire che prendiamo due cervelli con un fungo!
L’Hericium è anche un efficace immunostimolante, un tonico nervoso e utile nella prevenzione delle patologie bronchiali.

Componenti principali

Minerali: zinco, potassio, ferro, germanio, selenio e Fosforo
Amminoacidi essenziali: tutti
Beta glucani e polisaccaridi: rappresentano quasi il 20% del corpo fruttifero.
Fattori neurotrofici, ovvero che stimolano la sintesi di NGF (fattore di crescita nervosa)
Molti altri i suoi componenti, acido sciatico, ergosterolo etc…

Ruolo terapeutico

Effetto sulla Demenza senile e Miglioramento cognitivo

Questo fungo è veramente interessante per il suo utilizzo nella demenza senile. Ci sono studi che hanno dimostrato l’efficacia infatti in pazienti affetti da questa malattia; l’assunzione ha migliorato l’autonomia del paziente nel camminare, vestirsi e mangiare., ma anche nelle sue capacità cognitive. Può quindi essere utilizzato nella prevenzione del morbo di Alzheimer. Personalmente lo sto utilizzando in una persona cara con ottimi risultati di stabilizzazione essendo la malattia già conclamata. Importate anche la sua capacità di attenuare i sintomi di ansia, irrequietudine, stress, deficit da concentrazione e depressione, che spesso accompagnano la malattia, ma che ritroviamo anche in persone giovani con sovraccarico emotivo e problematiche gastrointestinali.

Effetto sull’apparato GASTROINTESTINALE

Da sempre utilizzato in Asia nei BRUCIORI della GASTRITE CRONICA, ULCERA GASTRICA E DUODENALE, e nelle patologie degenerative della mucosa dello stomaco, conseguenti a chemioterapia o radioterapia.

I derivati ciatanici di questo fungo hanno un’azione inibitoria sull’Elicobacyter Pylori responsabile di molte gastriti croniche.

Studi ne affermano la validità nel trattamento lenitivo del danno alla mucosa gastrica, paragonandone la sua azione a quella dell’omeprazolo. Si è ottenuto una riduzione addirittura di ulcere gastriche e gastriti croniche. (Whong et al., 2013).

La sua capacità di rigenerare la mucosa intestinale e di ripristinare la flora batterica lo rendono utile nel trattamento delle disbiosi, oltre che nella Leaky Gut Syndrome.

Stimola la produzione intestinale di acidi grassi a catena corta come il butirrato, rendendolo un fungo di prima scelta quando ci si trovi davanti ad una disbiosi del microbiota intestinale (Liu et al., 2016; Jayachandran et al., 2018).  

Viene quindi consigliato per aiutare la risoluzione di intolleranze alimentari.

Importanti risultati clinici si sono avuti utilizzando l’Hericium nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn.

Cistiti

Nel trattamento di cistiti recidivanti con interessamento di infiammazione intestinale e disbiosi, prima di assumere fermenti è fondamentale preparare loro il terreno con l’Hericium.
Ritengo spesso inutile prendere migliai di batteri, di probiotici, di fibre quando il terreno su cui essi si devono ripopolare e fare il loro lavoro, non è pronto a riceverli.

Effetto nella Neuropatia-vulvodinia

Stimolando il fattore NGF gioca un ruolo importante nel regolare la sensibilità al dolore e protegge la funzione sensoriale nei pazienti diabetici.

Inoltre possiede un’attività neurorigenerativa che può essere sfruttata in caso di danni nervosi di tipo traumatico, e anche nel trattamento delle problematiche dermatologiche di derivazione Psicosomatica, allergica o da intolleranza alimentare, come dermatiti e neurodermatiti.

L’Effetto immunologico è molto complesso, va quindi monitorato da medici specializzati nell’utilizzo della micoterapia.

L’Hericium può essere un ottimo supporto a chi di voi sta lottando con la vulvodinia e le patologie che coivolgono nervi e tensione muscolare in generale. Studi molto interessanti anche se al momento in vitro (I-Chen Li et al., 2018), hanno dimostrato che questo estratto ha un effetto regolatore sul processo di genesi della mielina, che dobbiamo immaginare come componente del manicotto che avvolge e protegge le fibre nervose.
Spesso nei trattamenti di vulvodinia si utilizza l’acido alfa lipoico proprio per disinfiammare la guaina dei nervi, ma personalmente ho inserito nel protocollo, a rotazione, anche l’Hericium ottendo ottimi risultati.

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