“A caval donato non si guarda in bocca”, ma al cane e gatto si ?

Certo, la valutazione della cavità orale è una parte importante della visita clinica del cane e del gatto e il mantenimento di questa in buone condizioni sarebbe un impegno che spesso i famigliari non sanno di avere.

Perché i cani e i gatti non amano farsi lavare i denti

Non è certamente una pratica che cani o gatti accettano di buon grado e probabilmente comporta, almeno all’inizio, varie rincorse per casa, tubi di dentifricio sprecati, fatica e sudori che portano nel tempo ad abbandonare ogni tentativo.
Ma ecco qualche trucco che renderà la pratica di pulizia dei denti molto meno faticosa.

Come abituare cuccioli e gattini alla pulizia dentale

Il segreto più importante è iniziare fin da cuccioli in maniera da abituare i piccolini, nelle età in cui imparano come spugne, che la spazzolatura dei denti fa parte delle cure e non è una pratica spaventosa (proprio come si fa per la cura del pelo ad esempio).

Ci si può aiutare poi con dentifrici gusto carne che possono invogliare il cane o gatto a sentirne il gusto e accettare quindi più facilmente il lavaggio.
La strumentazione è fondamentale: via spazzolini per pet con braccio talmente lungo da dover spazzolare i dentini dalla stanza affianco e via spugne, ditali di silicone e garzette. Per una buona pulizia ci vuole una buona spazzolatura e può essere facilmente garantita dagli spazzolini umani 0-2 anni, morbidissimi con testina e manico corti.

Un altro segreto per far si che tutto funzioni è la gradualità: si inizierà offrendo il dentifricio, poi offrendolo sopra lo spazzolino, quindi inserire spazzolino e dentifricio in bocca e solo per ultimo cominciare lo spazzolamento che inizialmente sarà brevissimo e via via aumenterà al tempo necessario a pulire le arcate dentarie superiori e inferiori.

Tecnica e frequenza per lavare i denti al cane e al gatto

Ma nella pratica , con che manualità si puliscono i denti?
La bocca si tiene CHIUSA, abbiamo la necessità di spazzolare solo esternamente perché internamente ci pensa la lingua e per forma caratteristica dei denti dei carnivori non serve spazzolare la superficie “centrale” essendo ridottissima se non assente.
Con movimenti dall’alto al basso si fa attenzione a pulire incisivi, canini, premolari e molari spingendosi in fondo.
La pratica dovrebbe essere giornaliera ma è davvero difficile pensare di poter rispettare queste frequenze e nella maggior parte dei casi una/due volte a settimana potrebbero essere sufficienti.

Placca, tartaro e problemi gengivali: cosa sapere

Per caratteristiche proprie, soggettive, della saliva, alcuni cani e gatti tendono a presentare maggiore deposizione della placca rispetto ad altri che predispone alla successiva formazione di tartaro che irrita la gengiva dando cattivo odore , infiammazione cronica e a volte la retrazione delle gengive e il passaggio dei batteri a livello di radice del dente e quindi di osso mandibolare o mascellare. In alcuni casi la situazione potrebbe essere di approccio medico/veterinario con pulizia e/o estrazioni dentali ma il mantenimento delle condizioni è sempre un impegno famigliare per evitare che in tempi rapidissimi si ripeta il problema.
C’è da ricordare che i cani di piccola e media taglia sono statisticamente molto più interessati da questo problema e che le ghiandole salivari hanno i loro dotti in fondo al cavo orale in prossimità di premolari e molari. Questo comporta che il tartaro tende a formarsi con maggiore facilità e proprio lì quindi è consigliato riporre particolare attenzione.

Pulizia dentale graduale: come iniziare passo dopo passo

Mettendo in pratica questi consigli possiamo cambiare davvero le cose, un breve riassunto:

  • ABITUDINE E GRADUALITA’
  • BOCCA CHIUSA
  • SPAZZOLINO (BAMBINO) E DENTIFRICIO
  • SPAZZOLARE LE ARCATE DENTALI CON MOVIMENTI DALL’ALTO AL BASSO E VICEVERSA SOLO ESTERNAMENTE FACENDO PARTICOLARE ATTENZIONE A PREMOLARI E MOLARI
  • FREQUENZA SETTIMANALE

Dott.ssa Giulia


Presentazione
Sono Giulia Peltrera e sono un medico veterinario.
Mi occupo di medicina di base, di medicina interna e di ecografia.
Lavoro con un servizio a domicilio e in ambulatorio in maniera da venire incontro alle esigenze del paziente a tutto tondo.
Amo il mio lavoro, amo i miei pazienti … che non parlano! Pertanto non smetto mai di aggiornarmi per riuscire a “capire ed interpretare” queste meravigliose piccole e grandi creature.
Sono mamma di due splendidi bambini e di un buffo cane ricciolo e goloso di nome Rocco  di una furba e splendida cagnolona Margot, di una graziosa gattina Pesca e di un gatto fenomenale chiamato Mango.
Ecco i miei contatti in caso abbiate bisogno di una consulenza:
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