IPERTENSIONE
In Italia secondo i dati SIIA, Società Italiana Ipertensione Arteriosa, circa il 30% della popolazione adulta è ipertesa, ovviamente il rischio sale nelle fasce di età più avanzata, ma dato allarmante è che quasi un terzo degli ipertesi non sa di esserlo perchè o non ha sintomi o non ci fa caso, quindi non la misura con conseguenze negative sulla salute cardiovascolare.
In effetti spesso quando mi si chiede aiuto per mal di testa ricorrenti e sensazione di stornità, misurando la pressione la trovo alta e la frase più sentita è non l’ho mai avuta alta, più corretto sarebbe dire non sapevo di averla alta.
Vi ricordo che la malattia cardiovascolare è la prima causa di morte in Italia, seguita dai tumori e dalle altre patologie tra cui le malattie respiratorie (in Italia la terza causa di morte per gli uomini e la quinta per le donne).
L’ipertensione in Italia è il primo fattore di rischio, seguita da tabagismo, dislipidemia, diabete mellito, ovvero 4 fattori tutti e quattro modificabili e prevenibili, perchè sull’avanzare dell’età e sulla storia familiare nulla si può fare.
In questi giorni ho partecipato ad un corso dal titolo “MONITORAGGIO DELL’ADERENZA ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA NEI PAZIENTI CON IPERTENSIONE” dove pensate che i dati ad oggi sono che il 33% degli uomini e il 31% delle donne è iperteso, ma di questi il 50% degli uomini e il 34% delle donne non è trattato farmacologicamente.
Se prevenire è sempre meglio, direi che la misurazione della pressione dovrebbe essere una buona abitudine per tutti, non dico i giovani, ma dopo i quarant’anni potrebbe essere una buona idea!
Inoltre come sai tu che leggi, una delle età che mi stanno più a cuore è quella delle mie coetanee, perchè è sempre più frequente in donne della mia età, quindi giovanissime, diciamo appena sopra ai 50 anni, non solo convivere con le problematiche legate alla menopausa, ma arrivarci già in terapia farmacologica per la pressione alta.
Come può la Natura aiutarci in questo caso?
Ci sono veramente dei rimedi molto efficaci se dobbiamo trattare un’ipertensione iniziale e non complicata da altre patologie.
Io consiglio sempre di relazionarsi anche con il proprio medico di famiglia per verificare con esami ematici e visite specialistiche la situazione della propria salute, di avvisarlo sempre se si assumono integratori o nutraceutici.
BIANCOSPINO
Il Biancospino lo troviamo spesso nelle descrizioni delle piante ad azione rilassante, perchè in effetti sia per la tachicardia da stress, che per i disturbi legati all’ansia e all’irritabilità con insonnia, durante la menopausa è molto efficace.
Ma il Biancospino è un rimedio speciale per il nostro cuoricino, esso infatti non è solo un regolatore del battito, riesce a stabilizzare il ritmo cardiaco e proprio per questo motivo spesso viene associato alle terapie farmacologiche.
Lo utilizziamo molto spesso con risultati veramente soddisfacenti sia in estratto secco in capsule che in macerato delle gemme, soluzione che preferiamo perchè possiamo creare una maggior efficacia associandolo all’Olivo e alla Pilosella come diuretico.
Il Biancospino ha un’azione miorilassante a carico della muscolatura liscia delle pareti dei vasi, in questo modo riduce la resistenza periferica, ovvero rende più semplice al sangue passare nelle nostre arterie, attività che unita a quella sul ritmo del cuore, permette di ottenere un effetto efficace sulla pressione alta. Capite quindi che non è molto consigliato se siamo ipotesi, anche se personalmente in situazioni di tachicardia da stress, pur essendo molto ipotesa, ho ottenuto i benefici del Biancospino senza che mi si abbassase ulteriormente la pressione.
AGLIO
Aglio per carità diranno molti di voi, ma l’aglio è risaputo nella medicina tradizionale ma anche in modo scientificamente provato, che abbassa la pressione, che elimina i parassiti intestinali, che ha azione antibatterica e antifungina.
L’aglio nel discorso della sindrome metabolica è interessante anche per la sua attività ipolipemizzante che non solo abbassa il colesterolo a favore di un ottimo rapporto LDL/HDL, ma anche riduce i trigliceridi! Cosa volere di più!
La sua efficacia ipotensiva sembra essere simile a quella del biancospino, ma associa anche un’attività diuretica, utile nel controllo della pressione.
Si certo se il nutraceutico che assumete non è di qualità, il vostro alito, ma anche il vostro sudore, faranno allontanare tutte le persone con cui venite in contatto!
Negli ultimi anni si utilizzano estratti anche di aglio nero, aglio invecchiato, molto efficaci anche a dosi basse, che si possono associare alle terapie farmacologiche per supportarne il controllo dei sintomi e che non hanno ritorno di odore!
OLIVO
Se parliamo di tradizione, l’olivo da sempre viene utilizzato per migliorare la salute cardiovascolare. Non solo il macerato delle gemme, ma l’olio stesso che si ricava dalle olive e gli infusi delle foglie. Della serei che dell’ulivo si utilizza tutto. Pensate che esso contiene l’oleuropeina, principio attivo che è stato per me una sfida riuscire a pronunciare in modo fluido. Dovevo fare una conferenza presentando un nutraceutico che la contiene ma non riuscivo a ripete in modo corretto la parola. Sono andata avanti parecchi giorni prima che la mia lingua riuscisse a snocciolarlo senza problemi. Questo fantastico attivo agisce come spasmolitico e antiossidante, riduce l’LDL, aumenta HDL ed ha azione ipoglicemizzante.
La sua attività ipotensiva dipende dalla vasodilatazione a livello delle arterie periferiche e coronariche, ma anche all’efficacia del drenaggio epatico-pancreatico e una discreta attività diuretica.
CARDIACA
Anche la Cardiaca è amica della donna, ma non solo, perchè come dice il nome, essa ha una grande affinità per il nostro apparato cardiovascolare. La sua azione ipotensiva dipende dalla capacità di vasodilatazione periferica e dal rallentamento del ritmo cardiaco.
Molto utile per la gestione dei disturbi della menopausa per la sua attività dei disturbi cardiaci di origine nervosa anche associati ad iperfunzionalità tiroidea, associata anche alla terapia farmacologica.
La cardiaca potrà essere associata alle altre piante per la gestione dello stress (leggi articolo) quando vi sia insonnia, agitazione ed extrasistoli ventricolari. Direi che un po di cardiaca può aiutare molte donne, e anche molti uomini, per una miglior gestione del tono dell’umore e dell’irritabilità durante la sindrome premestruale!
Vi lascio di seguito le istruzioni per la corretta misurazione della pressione. Basta cliccare sul titolo qui sotto.
Se nella stagione estiva soffriamo di ipo pressione, ovvero la maggior parte delle persone si sente con la pressione sotto i tacchi, in quella invernale spesso la pressione sale, con sintomi come mal di testa, pesantezza e vertiggini!
Ma come tenerla controllata?
La pressione va misurata possibilmente dopo il risveglio, prima di fare colazione; stare comodamente seduti per circa 5 minuti ed appoggiare il braccio sul tavolo in modo che esso sia circa all’altezza del cuore.
Il braccio deve essere nudo, niente maniche arrotolate, il bracciale dell’apparecchio posizionato sopra all’incavo del gomito, circa a due dita dalla piega.
Non dovete stritolarvi il braccio, ma chiudere il manicotto del misuratore in modo che con difficoltà si possa inserirci le dita.
Rivolgere il misuratore non verso di voi, ovvero non guardate l’apparecchio, in modo da non farvi condizionare, con un aumento della pressione stessa!
Non parlate e non muovetevi, non utilizzate il telefono, insomma state tranquilli mentre fate la misurazione.
Se viene suggerito dal medico un controllo giornaliero periodico, fatelo sempre alla mattina ed anche alla sera, rispettando almeno 5 minuti di tregua prima di misurarla, sarebbero certo meglio almeno 15 dopo una giornata lavorativa.
Siccome poi in certi momenti della vita la pressione ci sale perchè andiamo fuori di noi, ricordiamoci rimedi speciali come la Lavanda e le piante adattogene, senza dimenticare che due fioretti ci fanno sempre bene!