La Lattoferrina, molto utilizzata anche ben prima del covid in integratori a sostegno del sistema immunitario, durante la pandemia è diventata una vera e propria star, insieme a Quercitina e all’N-acetilcisteina, nota anche come NAC!

Ma perchè è così importante assumerla quando il corpo è impegnato in una lotta contro un’infezione o una presenza estranea non gradita?

Da dove viene la Lattoferrina? La Lattoferrina proviene dal latte fresco di bovino perchè esso ha una similitudine con il latte materno umano per ben il 60%.

Quanto è importante quindi la qualità di un integratore a base di lattoferrina? Direi fondamentale! Ecco perchè sono andata a farmi le foto con questa mucchetta speciale di nome Celestina. Celestina è stata salvata da un’anima speciale, perchè destinata al macello in quanto mucca albina, quindi scarsa in tutto, dal produrre latte al crescere per la carne.

Molte volte quando cerco di sensibilizzarvi sull’argomento alimentazione, anche senza toccare la parte etica ma solo quella legata alla salute, mi dite non mi far pensare, non ci posso credere, mi piace troppo la carne per rinunciarci lasciami nell’ignoranza… Eppure Celestina se la vedi non puoi pensartela in un piatto giusto?
Lei è stata fortunatissima, le sue sorelle, cugine, parenti subiscono ben altro trattamento che vivere libera e non temere per la propria vita.
Quando acquistate un integratore, come vi ripeto spesso, immagino di essere pedante, ma ci sono sempre lettori nuovi ed è bene ribadire i concetti, non acquistate una suppellettile, ma acquistate qualcosa che entra nel vostro corpo e che porta sempre delle conseguenze.

Con quelli a base di Lattoferrina il bollino dell’attenzione è rosso fuoco! Ecco perchè i nostri integratori devono sempre rispondere ad un’attenta analisi rispetto alla qualità, prima di varcare la porta della nostra attività!

La Lattoferrina ha delle criticità:

è instabile in ambiente acido;
è una glicoproteina che facilmente si denatura, ovvero rovina; è difficile avere una materia prima certificata senza lattosio, ovvero inferiore allo 0.01%;
è difficile avere una materia prima che dia sicurezza di efficacia/dose, ovvero che sia stata studiata da un punto di vista di saturazione del ferro, che è il meccanismo d’azione di questa preziosa molecola!

Sono pochi gli integratori che riescono a risolvere tutte le criticità che avete letto prima!
La capsula deve essere gastroprotetta, ovvero che le permetta di superare l’acidità del nostro stomaco;
il principio attivo usato deve essere brevettato con studi a sostegno della sua attività-efficacia;
deve avere le certificazioni rispetto al lattosio:
deve essere verificato che questa molecola sia utilizzabile anche nei soggetti con patologie autoimmuni.

E se non si riesce a deglutire cosa facciamo? Apriamo la capsula e la assumiamo a stomaco pieno, ovvero quando l’acidità dello stesso diminuisce, sarà meno efficace ma se ha tutte le altre caratteristiche, lo sarà comunque.

Anche nelle creature piccole la lattoferrina è un buon integratore sia per sostenere la loro salute, sia quando hanno incontrato qualche bestiolina!

Ma vediamo ora in breve quali sono le sue attività e applicazioni:

azione di sostegno immunitario;
sostegno nelle anemia in associazione alle terapia di assunzione del ferro;
attività di modulazione degli stati infiammatori;
azione di sostegno nei protocolli per contrastare la steatosi epatica;
protezione dei neuroni dall’invecchiamento;
attività batteriostatica, evita che i batteri stazionino dentro di noi riproducendosi;
attività battericida, interferisce a livello della loro barriera protettiva portandoli alla morte fondamentale, quindi, nelle cistiti recidivanti;
antivirale, impedisce ai virus di penetrare nelle nostre barriere;
antimicotica, in associazione alle terapie in atto aiuta a sconfiggere le recidive da candide intestinale e genitale;
attività vermifuga, nei confronti delle parassitosi intestinali;
sostegno nell’eradicazione del Helicobacter Pylori e per ripristinare la disbiosi intestinale!

Come avete capito una Lattoferrina di qualità sarà spesso un’utile alleata alla nostra salute; vi lascio alla lettura dell’articolo scritto per noi dal Dott.re Paolo Milan proprio su questo interessante argomento.

Ti aspetto quindi per due fioretti, che insieme alla pianta medicinale giusta, il funghetto più corretto e, se serve, all’integratore mirato, potranno aiutarti a restare o ritrovare la salute, che, ti ricordo, passa non solo attraverso il benessere del tuo intestino, ma anche attraverso la serenità.
Con affetto
Franca

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