Il congresso sull’antibiotico resistenza è stato veramente molto interessante anche se allo stesso tempo, assolutamente disarmante e demoralizzante.

Si sono alternati dei professionisti eccellenti ma quello che è il problema reale, ovvero l’eccesiva prescrizione da parte dei clinici e la scorretta gestione del farmaco da parte dei pazienti, resta sempre in una bolla di “ognuno faccia ciò che può” che non so se porterà realmente a quegli obiettivi che sono necessari per sostenere la nostra salute.

Ma cosa significa antibiotico resistenza?

Se io sono una persona che non ne fa uso, sono meno resistente e quindi se prendo un antibiotico funzionerà sicuramente? Purtroppo non è così, non siamo noi i sensibili o resistenti, sono i batteri! Quindi anche persone pulite possono incappare in batteri che non si riesce ad uccidere…

Vi voglio accompagnare nel percorso fatto da me e dalla dott.ssa Francesca, per farvi capire che anche voi, ognuno di voi, può e deve fare attenzione per sostenere la propria salute, frase questa che voi che mi leggete da anni conoscete bene perchè la uso spesso.

Incominciamo!

Il convegno è iniziato con l’intervento della Dott.ssa Manuela Avolio, specialista di microbiologia e virologia che ci ha presentato nei dati allarmanti rispetto a questo problema.

L’Italia è uno dei maggiori consumatori di antibiotici  in Europa, dopo la Grecia e si calcola che 1 antibiotico su 5 sia utilizzato in modo inappropriato. Il 50% degli over 65 si fa almeno 1 ciclo di antibiotico all’anno. Nel 2025 c’è stato il 40% di incremento di prescrizione in Italia…

Ma l’antibitico resistenza che cos’è? E’ un meccanismo che il batterio mette in atto per difendersi e conservarsi, quindi è INEVITABILE! Non dipende dai batteri, dipende dal nostro mal utilizzo degli antibiotici!

Con l’acquisizione della resistenza si è sviluppata anche la resistenza multipla, ancora più grave. Ovvero lo stesso battere è resistente a più antibiotici.

Pensate che ci sono ben 400 mila infezioni e 25 mila morti ogni anno in Europa a causa dell’Antibiotico resistenza.

Negli USA l’incidenza dei ricoveri ospedalieri dovuti ad AR è aumentata del 359% in 10 anni.

Una delle prescrizioni che vedo più frequentemente è quella degli antibiotici per le vie urinarie, eppure…

Il riscontro occasionale di batteriuria in assenza di sintomi NON è espressione di infezione delle vie urinarie e NON DEVE essere trattato con antibiotici!

Questo era scritto sotto una slide che evidenziava un esame delle urine e relativo antibiogramma.

Ma viene seguito dai medici questo dettame? Spesso no e la prescrizione di antibiotici per infezioni alle vie urinarie, anche se senza sintomi, è molto frequente. Ma tra non far nulla e dare un antibiotico, cosa si può e si deve fare?

(Ti lascio il mio articolo sulla guida alla cistite: clicca qui.)

Pensate che esistono dei microrganismi che hanno una resistenza intrinseca, quindi su questi non possiamo fare nulla; ci sono invece meccanismi di resistenza acquisita causata per il troppo utilizzo dell’antibiotico, su questo possiamo fare molto!

Poi abbiamo la resistenza plasmidica, ovvero tramite l’acquisizione esterna di DNA plasmatico da paziente a paziente, da cellula a cellula, porto questa resistenza lontano da me, lontano dal primo ospite e quindi innesco una catena infinta, potremo dirla una resistenza contagiosa!

Purtroppo gli studi prospettici ci dicono che l’AR procurerà 10 milioni di morti nel 2050 se non poniamo mano a questo problema e per evitare questo è stato proposto un’Antimicrobial stewardship AMS, ovvero la strategia di utilizzo di antibiotici che coinvolga tutto il personale sanitario.

Spesso si sente parlare del batterio Killer che imperversa nei nostri ospedali mietendo vittime, ma chi è? Uno è  l’Acinetobacter che è multi resistente ed è presente soprattutto nelle terapie intensive. Ovvero proprio quando il malato è più fragile!

I MICROORGANISMI FANNO SQUADRA, CI METTONO IN DIFFICOLTA’ MA NELLO STESSO TEMPO ABBIAMO IL NOSTRO MICROBIOTA, squadra di pronto soccorso mooolto ben organizzata, sempre SE VOI LA NUTRITE BENE!

Il 99% della nostra componente genetica deriva dai batteri, come se fosse un secondo genoma, questo ci permette di considerare il microbiota come un organo endocrino aggiuntivo che fornisce un ampio numero di composti fondamentali al nostro funzionamento.

Ovviamente i principali nemici del microbiota sono gli antibiotici, ma se pensate che esso sia solo nel nostro intestino vi state sbagliando.

TRANNE IL CERVELLO E IL SISTEMA CIRCOLATORIO (almeno fino agli studi ad oggi), il nostro corpo ospita circa 38.000 miliardi di batteri! Lo sapevate che avete anche l’UROBIOTA, cos’è? E’ l’insieme di batteri che colonizzano il nostro tratto urinario come lattobacilli, gardnerella, escherichia c..

(Lascio un approfondimento sui fermenti: clicca qui)

La seconda presentazione è stata fatta dalla Dott.ssa Giovanna Rossi ginecologa e psicoterapeuta.

E’ stata una presentazione in linea con quello che è il mio modo di vedere e di lavorare.

Se vogliamo ritrovare la salute, dobbiamo avere sinergia di corpo e mente; quando il sistema è disfunzionale non stiamo bene in tutto il complesso-corpo. Ma sti poveri batteri li dobbiamo pensare come nemici o visto che siamo degli IBRIDI dobbiamo difenderi?

Si, i nostri batteri li devo trattare bene per riuscire a rispondere a quest’AR. Il terreno è fondamentale per sopravvivere a questo momento, ma il terreno cos’è? La nostra vita, i nostri stili di vita, quello che siamo, quello che digeriamo!

La nostra medicina è sempre più difensiva, invece dovremo sostenere il nostro organismo e trattarlo bene!

Ovviamente alla ginecologa sono state fatte domande varie dalle nostre colleghe, la più divertente nella risposta è stata:

LAVANDA SI LAVANDA NO?

Lavanda no, perchè la vagina non è come la bocca, non occorre lavarle i denti, è autopulente!

Le problematiche vaginali cambiano a seconda dell’età, non si deve trattare mai la stessa patologia nello stesso modo ad età diverse, non dobbiamo seguire le pubblicità dove con la stessa crema risolviamo patologie diverse e a tutte le età.

Sono spesso presenti le persister cells, ovvero dei batteri che si avvolgono di un biofilm che li protegge e l’antibiotico non li raggiungere neanche! Come se avessero il mantello dell’invisibilità!

La disbiosi intestinale può portare all’alterazione dell’estroboloma, ovvero l’insieme dei batteri presenti nell’intestino che sono in grado di modulare il ricircolo degli estrogeni.

Nelle vaginosi lei consiglia di iniziare con l’acido borico, per fare una prima pulizia e ha messo in evidenza come siano necessari 90 giorni di clearance vescicale, perchè sono i giorni del ricambio delle cellule. Quindi donne, se abbiamo problematiche vaginali ed urinarie, bisogna fare un mantenimento sempre dopo le terapie d’urgenza, siano esse farmacologiche che naturali.

(Di seguito trovi guida alle problematiche femminili: clicca qui.)

La Dott.ssa Teresa Adami specializzata in malattie infettive e che pratica la sua attività medica soprattutto con i bimbi, ha affrontato il problema dell’antibiotico resistenza, grave, nei bambini.

Si è focalizzata sul perchè ci si ammala, con che cosa ci si cura, l’importanza della corretta nutrizione, gli stili di vita, insomma quello di cui discutiamo ogni giorno durante le nostre consulenze.

Per fortuna, diceva la Dott.ssa Teresa, ci sono gli antibiotici e i cortisonici perchè quando servono sono fondamentali, il problema  è che adesso questa fortuna è diventata una sfortuna. L’uso e l’abuso anche in età pediatrica, prescritti quando non erano-sono necessari, ma anche l’automedicazione dei genitori che visto che lo abbiamo li, l’antibiotico, l’ho cominciato, ma dose più leggera sa dottoressa, così non gli fa male.

Non solo non è corretto, i bambini diventano resistenti agli antibiotici e quando servirà che faccia veramente effetto, non faranno il loro lavoro, ma non solo su di lui, anche su molti di noi perchè se il battere diventa resistente non è che resta dentro a quella creatura, quel battere passa da persona a persona.

Questo è proprio quello che succede e che ci sta portando a morire a causa dell’antibiotico resistente.

Quindi concretamente cosa dobbiamo e possiamo pensare di fare? Da pazienti dobbiamo prendere i farmaci solo quando sono prescritti dai medici ed essere aderenti alla terapia, non bisogna fare automedicazione, non devo avere antibiotici non finiti!

E’ stata una docente veramente molto interessante perchè è passata dalla teoria alla pratica e ci ha mostrato alcuni casi di bambini con otiti e malattie di raffredamento continue. Che fare? La prima cosa nei catarrosi?

I vecchi pediatri dicevano:

La vacca ha due figli il vitello e il muco!

Quindi prima cosa eliminare i latticini, poi? Attivare e sostenere il sistema immunitario! Ma non lo dovremo fare solo quando stanno già male, dobbiamo pensarci prima, prima dell’arrivo della stagione fredda, prima dell’inizio della scuola, prima, non dopo, anche se MEGLIO TARDI CHE MAI!

(Leggi articolo sistema immunitario)

Non poteva non proseguire la carrellata degli specialisti se non con una pneumologa, la Dott.ssa Graziella Dametto che oltre che  pneumologa è specializzata nelle medicine complementari.

Le patologie polmonari, soprattutto croniche sono la terza causa di morte, eppure sono molto sottovalutate. Ma ci sono batteri e funghi che colonizzano il nostro sistema respiratorio, come il micobacterio tubercolare, che può restare dormiente; il sistema immunitario lo circonda e resta dormiente fino a che non c’è un calo del sistema immunitario stesso.

La maggior parte della sua presentazione ha mirato a sostenere l’utilizzo dei probiotici SEMPRE in associazione alle terapie durante le infezioni che colpiscono i nostri polmoni e a dire che è fondamentale NON FUMARE, NEANCHE LE SIGARETTE ELETTRONICHE!

Ma la pessima notizia è che anche il caffè disturba i nostri polmoni e così anche l’alcool, allora io ho pensato, beh, fumo e alcool nulla, qualche caffè però…

L’esposizione nei primi anni di vita agli antibiotici può portare a danni molto gravi per la nostra salute, quindi prendetevi cura delle creature più piccole, abbiate a cuore la loro alimentazione, la loro igiene respiratoria e non aspettate che siano pieni di catarro prima di intervenire!

(Leggi su adhatoda vasica)

Per finire, completamente fuori ogni orario, già alle 20.00, ha iniziato la sua presentazione un dentista, molto speciale, il Dott.re Luca Bastianello che ci ha spiazzato dicendo che i dentisti sono persone estremamente aggressive se non trovano il modo di sfogarsi altrove!

 In molti di noi c’è stato il film: seduti sulla sedia reclinata, mentre il dentista con i suoi strumenti dentro alla nostra bocca inveisce contro l’addetta alla poltrona…

Se avesse chiesto per alzata di mano la maggior parte della platea gli avrebbe dato ragione.

 Ha poi pensato di farci rilassare e ci ha fatto vedere il cartone del corpo umano sulla gestione della salute della bocca!

Questo discorso sulla salute dentale l’ho affrontato molto approfonditamente e vi lascio due articoli scritti a riguardo, perchè la bocca è LO SPECCHIO DELLA NOSTRA SALUTE. (clicca qui)

Il dott.re Luca ha fatto presente che se portiamo un animale dal veterinario per vedere come sta in salute, il dottore guarda, per prima cosa la bocca e le sue mucose. In effetti anche io spesso vi faccio fare la linguaccia per capire se le problematiche che avete partono dalla bocca.

Questo medico dentista lavora in uno studio dove è presente anche il nutrizionista, la psicoterapeuta, l’optometrista e la logopedista, l’ortodonzista, naturopata, omeopata, per la gestione armonica della nostra salute.

Ha poi detto, lo ha detto lui, che le estrazioni non vanno fatte in luna crescente ma solo in luna calante, per evitare effetti collaterali… se mi ricapita proverò questa formula. Altra informazione interessante è un protocollo alcalinizzante da iniziare una settimana prima dell’intervento, per diminuire l’infiammazione cronica e preparare il corpo all’infiammazione acuta dell’intervento!

Perchè un basificante? Leggi di più sull’acidosi metabolica.

Durante il giorno lavaggio con dentifrici e collutori naturali, perchè non dimentichiamoci che la caria è una malattia dieteto-batterica, quindi si parte sempre dalla capacità di ogni paziente di prendersi in carico la propria salute, nel caso dei denti, incominciare mangiando meglio e lavandoli meglio!

La serata si è conclusa con una cena a base di pesce, per gli onnivori, dove devo che molti colleghi…beh, non hanno fatto loro quello che hanno sentito durante il pomeriggio in termini di corretta nutrizione!

Il giorno successivo abbiamo iniziato con la dott.ssa Sonja De Crescenzo formulatrice dell’azienda Prodeco, formatrice e divulgatrice appassionata. Si è passati dalla clinica alla fitoterapia e di come la natura ci cura e ci sostiniene, soprattutto ci aiuta nella prevenzione e non solo nella cura. Ricordate i farmaci vegetali?
Leggi di più sul pelargonium.

L’80% della popolazione mondiale dice l’OMS, si affida alle piante. Ci ha parlato ovviamente del GSE ovvero dell’estratto dei semi di pompelmo, che negli anni abbiamo imparato tutti a conoscere e che insieme al tea tree o.e. sono una coppia estremamente efficace come antibatterici e micotici. Ma spesso la fitoterapia associa piante sorelle che si sostengono a vicenda per ottenere integratori che svolgonoo un’attività moolto efficace subito!

Gli o.e. abbianati alla fitoterapia ne potenziano sicuramente l’efficacia! (Qui ti parlo dell’aromaterapia scientifica: clicca qui.)

Io sono stata l’ultima relatrice e mi sono occupata delle problematiche vaginali e riascoltandomi in alcuni video girati dalla Dott.ssa Francesca, sono stata alquanto perentoria rispetto a quello che io e miei colleghi farmacisti-erboristi, dovremo avere come priorità nella nostra missione di sostegno alla salute.

Ho iniziato dicendo che se concordo con la ginecologa che la vagina, in linea generale, è autopulente, la vulva no! Va quindi lavata correttamente, con il giusto detergente intimo! Ho messo in evidenza che soprattutto noi che siamo il primo soccorso di molti pazienti, dobbiamo fare attenzione per capire quale sia la reale problematica che ci descrivete perchè a volte ci si fa autodiagnosi scorretta!
(Vedi guida alle problematiche vaginali: clicca qui.)

Una pratica semplice ma molto efficace è quella dei bagni derivativi, cari alla dott.ssa Francesca che ha anche scritto un articolo molto interessante che vi invito a leggere.
(Leggi articolo: clicca qui.)

La natura ci aiuta a diminuire la resistenza antibiotica, ci aiuta ad ammalarci di meno, ci aiuta a sostenere la nostra salute, ma bisogna rivolgersi a personale competente!

Vi aspetto quindi insieme ai miei collaboratori che sono sempre in prima linea nello studio ed aggiornamento!

Con affetto

Franca

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